Esistono rimedi naturali contro la gengivite e l’infiammazione gengivale ?
La risposta dipende molto dalle cause della gengivite in corso e dallo stadio in cui si trova la malattia parodontale.
Citando i dati in possesso della letteratura odontoiatrica, nella maggior parte dei casi la gengivite è formata da placca batterica non rimossa attraverso le manovre di igiene orale quotidiana che, con l’andare del tempo, favorisce la proliferazione di batteri nocivi diretti responsabili dell’infiammazione dei tessuti molli presenti attorno ai denti o tra questi ultimi.
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Come si forma l’infiammazione ?
Le colonie batteriche si nutrono degli zuccheri presenti nelle micro particelle di cibo rimaste nel cavo orale e la loro metabolizzazione produce tossine ed acidi che vanno ad infiammare i tessuti su cui i batteri stessi si trovano: i tessuti gengivali.
Il risultato di tali avvenimenti produce infiammazione, arrossamento e sanguinamento delle gengive. Nei casi più estremi si formano anche sacche di pus che, gonfiandosi, provocano la tumefazione dei tessuti. Anche la recessione gengivale, la sensazione che i denti sembrino più lunghi ed alitosi cronica sono sintomi ascrivibili alla gengivite.
Anziché recarsi da un dentista, molte persone cercano in rete rimedi naturali contro la gengivite od i classici rimedi fai-da-te di cui non sempre si conoscono le conseguenze.
Se la gengivite è provocata da scarsa igiene orale, i rimedi naturali possono solo lenire momentaneamente uno o più sintomi come attenuare l’infiammazione (antibiotici naturali) oppure dare una parvenza di miglioramento dovuto alla sensazione di fresco (oli essenziali alla menta piperita) ma in nessun caso eliminano alla radice il problema che è rappresentato dalla placca sedimentata divenuta tartaro e che, come tale, è impossibile da rimuovere se non con una seduta di igiene orale professionale, pulizia denti ed ablazione del tartaro.
I più comuni rimedi naturali contro la gengivite
L’erboristeria, intesa come scienza, ha individuato, nel tempo, alcune piante od estratti vegetali che hanno la capacità di calmare le infiammazioni, svolgere la funzioni di antibiotici naturali. Tra queste citiamo:
Aloe Vera
L’uso dell’aloe è molto antico, come testimoniato dal testo cuneiforme di alcune tavolette d’argilla ritrovate a Nippur in Mesopotamia databili attorno al 2000 a.C.
L’aloe era nota e utilizzata anche presso gli egizi per i preparati per l’imbalsamazione (da qui “pianta dell’immortalità”).
Lo studio di questa pianta tuttavia iniziò solo nel 1959, grazie a un farmacista texano, Bill Coats, che mise a punto un processo per stabilizzare la polpa aprendo la strada alla commercializzazione dell’aloe senza più problemi di ossidazione e fermentazione.
Da un punto di vista chimico, si possono distinguere tre classi di componenti nell’aloe:
gli zuccheri complessi nel gel trasparente interno, con proprietà immuno-stimolanti;
gli antrachinoni nella parte verde coriacea della foglia, ad azione fortemente lassativa
svariate altre sostanze, come sali minerali, vitamine, aminoacidi.
Come funziona l’aloe vera contro la gengivite ?
Tra le presunte proprietà medicinali attribuite nei secoli all’aloe vera ritroviamo:
- stimola la crescita dell’epitelio sulle ferite (proprietà rigenerante);
- dissolve e assorbe le cellule morte o danneggiate, stimolando il processo rigenerativo (proprietà proteolitica e cicatrizzante);
- accompagna e aiuta a superare il processo infiammatorio (proprietà Antinfiammatoria);
- dà sollievo al bruciore da scottature, infiammazione e febbre (funzione antipiretica);
- dà sollievo dal dolore, anche in profondità (proprietà analgesica);
- ostacola la crescita dei batteri (proprietà batteriostatica e batteriostatica);
- riduce la fuoriuscita di sangue nelle lesioni (proprietà emostatica);
In base all’elenco appena fatto, l’aloe utilizzata come rimedio naturale contro la gengivite contribuirebbe (il condizionale è d’obbligo) a lenire l’infiammazione ed il dolore, contribuirebbe a mantenere bassa la percentuale di batteri patogeni nel cavo orale (antibiotico naturale), favorirebbe il ricambio tissutale (tessuto infetto con tessuto sano e nuovo) ed, infine, eserciterebbe la funzione emostatica riducendo il sanguinamento delle gengive.
Come si utilizza l’aloe vera ?
L’impiego di questa pianta come rimedio naturale è molto semplice, basta strofinare la polpa od il gel di aloe vera direttamente sulle gengive (o lasciare il preparato in posizione sui tessuti infiammati). Dopo circa 20 o 30 minuti risciacquare l’intero cavo orale con acqua tiepida. L’intera procedura andrebbe ripetuta almeno due volte al giorno.
L’aloe vera è utilizzata anche per lenire le ulcerazioni del palato e dei tessuti molli del cavo orale dovute ad abuso od eccessiva sensibilità al collutorio con clorexidina.
Cloruro di sodio ed acqua
Il cloruro di sodio è il sale di sodio ed è il comune sale da cucina ed è possibile impiegarlo come rimedio naturale contro la gengivite disciolto in acqua. Bastano un paio di cucchiaini diluiti in un bicchiere d’acqua tiepida per ottenere una soluzione con cui effettuare risciacqui della bocca.
Camomilla
La camomilla (Matricaria chamomilla L.) è una pianta erbacea annuale di cui vengono in genere raccolti i fiori, preferibilmente dopo aver perso i petali ma prima di essersi essiccati sulla pianta stessa, con cui preparare infusi.
Alla camomilla sono attribuite proprietà anti-infiammatorie, locali ed interne, costituisce un rimedio calmante dei fenomeni nevralgici e produce effetti blandamente sedativi.
La camomilla è utilizzata anche come ingrediente per dentifricio alle erbe e collutorio naturale (in quest’ultimo impiego è spesso associata alla malva).
Utilizzo della camomilla
L’utilizzo della camomilla contro la gengivite è molto intuitivo, basta preparate un infuso con due o tre cucchiaini di capolini (fiori essiccati) o con una bustina pre-confezionata. Una volta che l’infuso ha raggiunto la temperatura ambiente, è possibile utilizzarlo per effettuare impacchi direttamente sulla parte interessata oppure per risciacqui (come quasi tutti i rimedi naturali, essendo “leggeri”, devono essere ripetuti durante la giornata affinché si arrivi a qualche risultato).
Nella medicina omeopatica la camomilla viene consigliata per i problemi associati alla dentizione.
Malva
La Malva, denominazione farmaceutica “Malvae folium”, in italiano corrente “Malva selvatica”, è uno dei rimedi naturali più popolari in caso di gengivite o gengive infiammate. Come per la camomilla, è necessario preparare un infuso: basta portare a bollore dell’acqua, aggiungere un paio di cucchiaini di malva essiccata acquistabile in erboristeria, spegnere il fuoco ed attendere li raffreddamento. Il liquido risultante deve essere utilizzato per più risciacqui durante la giornata.
Perossido di idrogeno e acqua
Il perossido di idrogeno (comunemente noto come acqua ossigenata) è il più semplice dei perossidi. La sua formula chimica è H2O2. A temperatura ambiente è un liquido incolore, inodore e corrosivo. Per questo non è generalmente utilizzato puro, ma in soluzione acquosa a differenti percentuali.
Proprietà del perossido di idrogeno
È utilizzato come disinfettante per escoriazioni, ferite e ulcere. Nell’utilizzo bisogna evitare il contatto con la pelle sana e con gli occhi.
Si utilizza in misura che varia dal 3% al 6% (pari a 20 volumi).
Le bollicine che si formano al momento del contatto sono dovute alla liberazione di ossigeno che contribuisce al distacco di parte del tessuto necrotizzato.
L’azione disinfettante è dovuta a un duplice meccanismo: da una parte, l’acqua ossigenata agisce come ossidante, denaturando le proteine; dall’altra, l’effervescenza dovuta alla formazione di ossigeno (bollicine) pulisce meccanicamente la ferita, eliminando eventuale sporco e batteri che si fossero annidati al suo interno (un po’ come la schiuma del dentifricio fa galleggiare la placca rimossa dalle setole dello spazzolino elettrico o manuale).
Il perossido di idrogeno, Inoltre, è usato in odontoiatria al 35% per effettuare lo sbiancamento dentale.
Altre cause di infiammazione e gengivite
In percentuale assai bassa rispetto alla totalità dei casi, l’infiammazione gengivale è dovuta a cause che esulano dalla scarsa igiene orale.
Spazzolamento troppo energico
Paradossalmente anche un eccesso di pulizia quotidiana con pratiche scorrette porta all’alterazione dei tessuti che circondano i nostri denti: pensiamo ad esempio al caso in cui si utilizza uno spazzolino da denti con setole troppo dure oppure quando si esercita troppa pressione innescando uno sfregamento che danneggia le gengive. In questo caso i rimedi naturali contro la gengivite non servono a nulla poiché a dover essere cambiati sono le metodiche adoperate per prendersi cura dei nostri denti.
Gravidanza e menopausa
Anche particolari momenti della vita di un essere umano, in particolare delle donne, come la gravidanza o la menopausa possono essere la causa dell’insorgenza di infiammazioni all’interno della bocca dovute a scompensi ormonali che modificano la quantità e la qualità della saliva utilizzata dal nostro corpo come detergente naturale per il mantenimento della pulizia orale.
Venendo meno una certa quantità di saliva o se quest’ultima si modifica e diventa meno viscosa, la placca ha più possibilità di aderire allo smalto dei denti e cominciare l’azione infiammatoria delle gengive e cariosa nei confronti dei denti.
Specialmente in gravidanza è meglio consultare il proprio medico curante o il ginecologo prima di assumere rimedi naturali anche se “solo” per una banale gengivite.
Utilizzo scorretto del filo interdentale
Quando lo spazio tra un dente e l’altro è molto stretto o quasi assente, ovvero i denti sono molto vicini l’uno all’altro e tendono a toccarsi, si è soliti imprimere più forza per far passare il filo interdentale il quale poi, alla fine della sua corsa, sbatte contro le gengive provocando micro lesioni e sanguinamento.
Se tale manovra viene puntualmente eseguita, l’infiammazione diventa permanente e non c’è nessun rimedio naturale per combatterla …. Basta semplicemente imparare ad utilizzare correttamente il filo interdentale.
Farmaci
Esistono farmaci che hanno come effetto collaterale quello di innescare la secchezza delle fauci ovvero di rendere la bocca piuttosto asciutta (farmaci xerostomizzanti). Proprio come nel caso della gravidanza in cui la saliva viene meno o si modifica, anche in questo caso la causa della gengivite non è la scarsa igiene quotidiana bensì il farmaco assunto.
Conclusioni
La gengivite in se per se non costituisce un problema insormontabile infatti, è considerata una malattia parodontale reversibile ovvero da cui si può guarire completamente. Il nostro consiglio è quello di affidarsi a persone esperte: medici ed odontoiatri che sanno valutare lo stadio della patologia ed intervenire con la terapia più corretta.
I rimedi naturali contro la gengivite potevano essere una panacea nel passato ma oggi, con tutti i modi di connessione e scambio di informazioni a nostra disposizione, è molto più saggio chiedere aiuto ad un medico piuttosto che rischiare la propria salute e/o di non riuscire a debellare la gengivite spalancando la porta alla parodontite: malattia molto più seria e, per certi versi, irreversibile.
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