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Implantologia a carico immediato con poco osso: le alternative all’innesto osseo.

Alternative all’innesto osseo 1 Tecnica

Impianti inclinati

dental-sky12Gli impianti dentali trasversali, sono semplici impianti dentali. A volte quando un paziente si ritrova con un osso atrofico, normalmente l’impianto dentale in verticale risulterebbe piu’ lungo dell’osso stesso. In questo caso basta inclinarlo ed inserirlo trasversalmente, dopo prese tutte le misure e precauzioni del caso, si andrebbe ad ottenere l’inserimento totale dell’impianto dentale, che risulta molto piu’ lungo dell’altezza dell’osso stesso. Con questa tecnica, otteniamo tutta la forza di sostegno
dell’impianto perchè tutta la sua lunghezza risulta avvitata nel corpo dell’osso. In questo caso la zona è assicurata dalla forza dell’impianto che servirà per sostenere la protesi dentale fissa, l’inclinazione stessa risulta sufficiente in alcuni casi semplici, di atrofia ossea a risolvere la problematica di mancanza d’osso, in alcuni pazienti non gravi.

Hai Poco Osso?  Non vuoi sottoporti ad innesti o a rialzi del seno mascellare? Alternative all’innesto osseo:

1 Tecnica “IMPIANTI TRASVERSALI O INCLINATI

2 Tecnica “IMPLANTOLOGIA ZIGOMATICA O IMPIANTI ZIGOMATICI

Poco osso? Evita innesti con gli impianti dentali inclinati/trasversali

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Come fanno notare gli autori, il risultato della revisione deve essere valutato in relazione «ai vantaggi biomeccanici che si ottengono nel caso di protesi fissa ad arcata completa con impianti splintati, il tipo di riabilitazione più comunemente effettuato negli studi inclusi nella metanalisi, poiché secondo questo protocollo gli impianti sono inseriti in posizioni strategiche dal punto di vista della distribuzione del carico. Il posizionamento di due o più impianti inclinati ben ancorati nei settori posteriori insieme a impianti in zona anteriore orientati assialmente fornisce un supporto di prevedibile successo per protesi ad arcata completa».

L’inclinazione consente l’utilizzo di impianti più lunghi che possono interessare una maggior quantità di osso residuo con conseguenze benefiche in termini di stabilità dell’impianto. Il posizionamento inclinato degli impianti dentali permette di superare alcuni dei limiti anatomici con i quali l’implantologo si confronta quotidianamente: nell’arcata superiore l’inclinazione evita il recesso mesiale del seno mascellare, mentre in quella inferiore permette di evitare l’emergenza del nervo alveolare inferiore.

Proprio perché vengono ancorati in maniera ottimale all’osso residuo, gli impianti tiltati permettono il carico immediato. A questo proposito, è importante fare qualche considerazione riguardo allo splintaggio degli impianti: gli esperti suggeriscono che non sia tanto il carico immediato a influire sull’osteointegrazione, quanto piuttosto i micromovimenti in corrispondenza dell’interfaccia. Questi piccoli movimenti si producono tra la superficie dell’impianto e l’osso circostante durante il carico funzionale e, oltre a una certa soglia, subito dopo il posizionamento dell’impianto interferiscono con la guarigione ossea, favorendo la formazione di tessuto fibroso e ostacolando l’adesione del coagulo di fibrina all’impianto stesso. Dunque, lo splintaggio degli impianti, agendo sulle forze occlusali, nei casi di carico immediato potrebbe aver protetto gli impianti dai micromovimenti.