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Come si sceglie l’impianto: le indicazioni generali
Quando si decide di sostituire un dente mancante con un impianto si deve anche scegliere tra molte possibili procedure chirurgiche e diversi tipi di impianti dentali. Occorre dunque fare un po’ di chiarezza sulle nuove tecniche a disposizione.
I materiali
Intanto, occorre sapere che gli impianti dentali sono stati realizzati con diversi materiali. Metalli come l’acciaio, le leghe auree, il titanio e ceramiche di vario tipo. Oggi il materiale di prima scelta è il titanio. Secondo numerosi studi è il più accettato dall’organismo. Di fatto stabilisce un legame forte e stabile anche con le cellule dell’osso e della gengiva.
Le forme
Varie sono invece le forme disponibili per le nuove radici. Storicamente sono stati usati piccoli aghi, griglie, lame, viti e cilindri. La forma oggi più usata oggi è sicuramente la vite. Sono disponibili vari calibri, dai 3 ai 6 millimetri, e varie lunghezze, dai 6 ai 20 millimetri, a seconda dell’osso disponibile e della larghezza del dente da sostituire.
Alcuni studiosi sostengono che più la nuova radice in titanio è lunga, più è stabile e capace di resistere ai carichi masticatori. Altri, invece, dimostrano che una volta raggiunti i 12 millimetri di lunghezza i risultati sono identici: stesso successo dell’impianto, stessa mancanza di complicazioni. Il chirurgo, dopo un attento esame del paziente, deve proporre la propria scelta.
Liscio o rugoso?
In ogni caso, la parete esterna dell’impianto dentale viene a contatto con l’osso e con esso interagisce. Sono utilizzati impianti sia con superficie liscia, sia con superficie rugosa. Quest’ultima è ottenuta con trattamenti chimici e fisici del metallo, o con rivestimento di materiale ceramico. Difatti, una superficie rugosa interagisce meglio con l’osso, si incastra con più forza e quindi facilita la saldatura dell’impianto. Attenzione però. La superficie rugosa presenta alcune controindicazioni. Con le sue asperità accoglie più facilmente i batteri e rende così più complicato pulire ed evitare infezioni. La scelta deve quindi tenere conto di entrambi i fattori. Conviene dunque affidarsi ai consigli e all’esperienza del dentista di fiducia e del chirurgo.
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